Il sistema di protezione civile festeggia un ulteriore potenziamento che riguarda la formazione di nuovi volontari/e delle unità cinofile, il supporto sociosanitario e la possibilità di intervenire con strutture sempre più avanzate in caso di emergenza o calamità. E’ stato così inaugurato, alla presenza dell’assessore alla Protezione civile della Regione Umbria, Enrico Melasecche, un campo di addestramento di protezione civile, un posto di assistenza sociosanitaria PASS e una nuova cucina mobile, in sostituzione di quella oggi in funzione presso il centro salesiano in Polonia, al servizio di migliaia di ucraini sfollati a causa della guerra.
Il Campo di addestramento di Protezione Civile per unità cinofile nasce da un accordo tra ANPAS e la Protezione Civile Regione Umbria. Servirà come base logistica per formare le unità cinofile ed i soccorritori nella ricerca e nel soccorso ai dispersi. Dispone di venti postazioni vittime, un impianto di audiodiffusione per riprodurre i suoni di uno scenario di emergenza e una sala di controllo per documentare le prove e analizzarle in fase di debriefing. Una delle principali innovazioni del campo consiste in un sistema di filtraggio degli odori, per rendere più realistiche le prove, ideato e realizzato dai volontari ANPAS. Costituisce un impianto unico in Italia ed è stato realizzato proprio all’interno del Centro Regionale di Foligno per la sua baricentricità e la facilità di essere raggiunto dai volontari che da tutta Italia vorranno farne struttura per le esercitazioni e le dimostrazioni.
“L’Umbria è quindi all’avanguardia nel settore cinofilo da soccorso – ha affermato l’assessore Melasecche – anche grazie ad una stretta e proficua collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha stabilito un percorso di qualificazione delle unità cinofile, prima regione in Italia, rispetto ad uno standard regolato da un disciplinare approvato dalla Giunta regionale, che definisce appunto le caratteristiche delle unità cinofile operative e quindi attivabili per la ricerca di persone scomparse e su macerie. Tutto ciò è soltanto un punto di partenza per potenziare questo importante settore del sistema regionale e nazionale della Protezione civile. Sono previsti ulteriori investimenti da parte della Amministrazione regionale così da consolidare un percorso riconosciuto come virtuoso anche dallo stesso Dipartimento della Protezione civile, presente all’evento con molti tecnici”.
Il campo è stato realizzato grazie al prezioso lavoro di tanti volontari di ANPAS, con il fattivo contributo dei funzionari regionali, che per due anni hanno collaborato mettendo a disposizione competenze, mezzi e attrezzature per il raggiungimento del comune obbiettivo. L’assessore Melasecche ha ringraziato sentitamente i volontari che con il loro impegno hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, dalla complessa progettazione alla definitiva costruzione del complesso. Il secondo progetto, quello del PASS consiste nella realizzazione di cinque ambulatori, una sala d’attesa, una segreteria, bagni muniti di doccia, un magazzino, due container per operatori. E’ finanziato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile a completamento delle strutture della colonna mobile nazionale per supportare i servizi assistenziali di zona, da trasferire ovunque in caso di calamità. E’ ospitato presso gli spazi coperti del Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno, dove è in corso attualmente, sempre con la collaborazione di volontari di protezione civile, il recupero delle attrezzature utilizzate nell’emergenza sisma 2016 e Covid19, nonché l’ordinaria manutenzione e la custodia dei moduli e delle attrezzature per futuri pronto interventi in emergenza. Alessandro Benini, responsabile nazionale Protezione Civile ANPASS ha sottolineato come le opere oggi inaugurate costituiscono “Una dimostrazione di fiducia tanto della Regione Umbria quanto delle altre strutture operative di Protezione Civile, anche perchè il Campo di Addestramento è frutto di un lavoro congiunto e di messa a sistema di relazioni, competenze, ma anche tanta passione dei volontari che si sono succeduti nell’impegno realizzativo”. Fabrizio Pregliasco, presidente nazionale ANPASS ha sottolineato che questo progetto è stato “Un ulteriore momento in cui è stato possibile dimostrare cosa è ANPASS: stare insieme, volontà di formarsi, fare prevenzione, ma soprattutto di fare le cose per bene e per il bene di tutti”.