“La sanità orvietana può considerarsi in fase di smantellamento: le sale operatorie sono praticamente chiuse (salvo emergenze) e lo resteranno fino alla metà di agosto, ma è probabile che si arrivi anche settembre”. A lanciare l’ennesimo allarme è la Cgil di Orvieto che in una nota rimarca come la situazione sia di crisi gravissima a casa della carenza di chirurghi, anestesisti, cardiologi, urologi, oculisti, ortopedici ecc.

“Una situazione da dramma sanitario – insiste il sindacato – che spinge fuori controllo i viaggi della speranza verso gli altri ospedali dell’Umbria e non solo, così come le liste di attesa”. La Cgil orvietana parla di “”false promesse” da parte della direzione della Usl Umbria 2 e di “colpevole silenzio” delle istituzioni locali, sindaca in testa. “Ma se la politica locale resta silente – conclude il sindacato – la Cgil non può farlo. Non resteremo a guardare morire la sanità di questo territorio”.