Prosegue l’intensificazione dei servizi di monitoraggio, da parte degli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Foligno, delle persone ristrette agli arresti domiciliari, nonché di quelle sottoposte al regime della detenzione domiciliare o alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

Si tratta – soprattutto in relazione a questa seconda tipologia di casi – di controlli che vengono effettuati al fine specifico di verificare se quei soggetti per i quali viene sperimentato un regime più benevolo della detenzione carceraria mantengano una condotta rispettosa delle prescrizioni impostegli.

Nelle ultime settimane, gli agenti del Commissariato di Foligno hanno passato in rassegna numerose posizioni, rilevando, in un caso specifico, evidenti criticità.

Durante i controlli, gli operatori hanno sorpreso un 55enne, mentre violava le prescrizioni che gli imponevano di non uscire arbitrariamente dalla propria abitazione. L’uomo era stato già condannato in via definitiva per i reati di stalking e minacce. Di recente era stato applicato il beneficio della misura della detenzione domiciliare.

È stato notato dai poliziotti in un luogo poco distante dalla città di Foligno, dove era domiciliato. Sentito in merito dagli operatori, il 55enne non è stato in grado di fornire una giustificazione plausibile alla propria condotta. Per questo motivo è scattata l’immediata segnalazione al Magistrato di Sorveglianza ai fini della valutazione del suo comportamento.

Ne è scaturito un giudizio di incompatibilità tra la condotta sopra descritta e la prosecuzione della misura alternativa della detenzione domiciliare, con conseguente ripristino della pena carceraria.

Pertanto, i poliziotti hanno provveduto a rintracciare l’uomo e ad associarlo al carcere di Capanne, dove dovrà scontare i residui mesi che lo separano dal fine pena.