Cerimonia di commemorazione, a Terni, di Roberto Antiochia, l’agente della polizia di Stato Medaglia d’oro al valor civile nato nella città umbra e morto a Palermo nell’attentato di mafia al vice questore Antonino Cassarà e alla sua scorta il 6 agosto 1985.

Avrebbe compiuto 60 anni oggi e sarebbe andato in pensione come i colleghi del 71/o Corso Allievi Agenti di Piacenza, “che hanno voluto essere a Terni – dice la questura – per ricordare quel ragazzo, il loro amico dai capelli rossi, che ha dato la vita per quei valori di legalità e di rispetto delle regole, alla base di ogni società civile e democratica”.

Con una cerimonia che ha avuto luogo sulla rotonda intitolata ai Caduti e ai Defunti della polizia di Stato, il questore della provincia di Terni, Bruno Failla, accompagnato dal vicario Luca Sarcoli, ha deposto un mazzo di fiori al Monumento alla Coscienza e ha ricordato l’estremo sacrificio del giovane poliziotto ternano, morto ad appena 23 anni. Presenti alla cerimonia – organizzata dall’Anps, Associazione nazionale polizia di Stato e dal personale della questura – i familiari di appartenenti alla polizia di Stato di Terni deceduti, l’associazione “Libera-Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie” e, come detto, alcuni appartenenti al 71/o Corso Allievi Agenti, che hanno donato al questore Failla un ritratto del loro collega e amico Roberto. E’ stato poi proiettato il docufilm realizzato dalla questura di Terni: “Roberto Antiochia, la vita di un giovane ternano per la legalità”.