“Gli effetti di questa guerra sono sotto gli occhi di tutti e li paga soprattutto chi sta peggio, come i lavoratori e i pensionati. Questo conflitto va fermato”: a dirlo è stato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, stamani a Terni, a margine dell’attivo sindacale locale. “Deve partire un negoziato per fermare la guerra e non solo perché muoiono persone che non c’entrano niente, ma anche per gli effetti di quella scelta sciagurata”, ha aggiunto. “Gli effetti – ha sottolineato ancora Landini – li stiamo pagando noi e l’Europa in particolare, ed per questa ragione che c’è bisogno di fare delle scelte di politica economica diverse da quelle fatte in questi anni”.

“Ad oggi – ha aggiunto il segretario generale della Cgil parlando con i giornalisti – è mancata completamente una politica industriale del Governo. Il 18 giugno saremo in piazza per parlare al Paese e ai lavoratori, per offrirgli una proposta”. “Sono cinque le questioni fondamentali – ha sostenuto Landini – sulle quali chiediamo di intervenire. La prima è la questione salariale, con salari troppo bassi; la seconda è fiscale e chiediamo una riforma; la terza riguarda la precarietà del lavoro a cui diciamo basta; la quarta questione è sugli orari di lavoro e infine c’è una questione di legalità e sicurezza. Dobbiamo impedire alla malavita di mettere le mani sui fondi stanziati – ha concluso Landini – e non si può continuare a morire di lavoro”.