Mercoledì della scorsa settimana, la signora era in casa con l’anziano marito e un uomo si presenta alla sua porta, vestito con giubbotto con catarinfrangenti, cartellina, un metro e varie strumentazioni in mano, dicendo che dovevano effettuare un controllo nella sua abitazione per una perdita al piano di sotto, ma in effetti – distraendola – avevano rubato gioielli per un valore di oltre 10.000 euro ed alcuni mazzi di chiavi dell’abitazione e delle pertinenze.

Parlando dell’accaduto con una vicina e con una commerciante, veniva a sapere che erano stati visti aggirarsi nella zona quattro individui, mai visti prima, ed in effetti il giorno successivo gli stessi venivano di nuovo notati nei pressi del palazzo e il marito della signora li vedeva entrare nel condominio e poi allontanarsi velocemente verso Piazza Dalmazia.

Un altro condomino, a conoscenza dei fatti, decideva di seguirli, mentre nel frattempo la signora che aveva subito il furto il giorno prima, rinveniva un mazzo di chiavi sullo zerbino di casa e a quel punto decideva di chiamare la Polizia di Stato.

Gli agenti della 3° Sezione della Squadra Mobile – Reati contro il Patrimonio – nel giro di pochi minuti, anche sulla base delle descrizioni fornite dai testimoni e dal contatto avuto con il condomino che li seguiva, rintracciava ed identificava quattro uomini: due appena ventenni, un ventinovenne e un cinquantatreenne, tutti italiani, residenti in Puglia, tre di loro già gravati da precedenti per furto e uno anche rapina.

Ai poliziotti che li hanno fermati hanno detto di essere a Terni in cerca di lavoro, ma dopo l’identificazione sono stati portati in questura per accertamenti.

E’ emerso che i quattro alloggiavano in un albergo del centro e dalla successiva perquisizione dei bagagli, che avevano lasciato in una stanza di cortesia dell’hotel, veniva rinvenuta anche la refurtiva che la signora ha riconosciuto come di sua proprietà, mentre dalla perquisizione personale venivano rinvenuti gli altri mazzi di chiavi.

La Procura di Terni ha disposto il fermo per i quattro che sono stati accompagnati in carcere; il fermo è stato successivamente convalidato e tutti e quattro sono stati indagati per furto aggravato in concorso e due di loro anche per ricettazione. Mentre per i più giovani sono stati disposti gli arresti domiciliari e nei loro confronti è stato emesso dal Questore Failla, il foglio di via con divieto di ritorno per tre anni nel Comune di Terni, gli altri due rimangono in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.