Si intensifica, da parte degli uomini del Commissariato di Foligno, l’attività di monitoraggio delle persone ristrette agli arresti domiciliari, nonché di quelle sottoposte al regime della detenzione domiciliare o alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

Si tratta – soprattutto in relazione a quest’ultima tipologia di casi – di controlli che vengono effettuati al fine specifico di verificare se quei soggetti per i quali viene sperimentato un regime più benevolo della detenzione carceraria mantengano una condotta rispettosa delle prescrizioni impostegli.

Così, nelle ultime settimane, gli Agenti hanno passato in rassegna numerose posizioni, rilevando, in un caso specifico, alcune criticità. Ci si riferisce ad un cittadino tunisino – già condannato in via definitiva per reati in materia di sostanze stupefacenti – che di recente era stato sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, beneficio accordatogli a condizione di osservare varie prescrizioni.

In primo luogo, l’uomo avrebbe dovuto farsi sempre trovare in casa in occasione dei controlli della Polizia; tuttavia, in più occasioni la Volante del Commissariato ne ha constatato l’assenza ingiustificata dal proprio domicilio. Inoltre, il nordafricano avrebbe ovviamente dovuto astenersi da qualsiasi contatto con sostanze stupefacenti; malgrado ciò gli Agenti, nel corso di un controllo presso la sua abitazione, hanno invece rinvenuto dell’hashish.

Per effetto di tali violazioni, il Magistrato di Sorveglianza di Spoleto ha dunque espresso una valutazione negativa sul comportamento tenuto dal maghrebino durante il periodo di affidamento in prova, conseguentemente disponendo il ripristino della pena detentiva. Pertanto, i poliziotti hanno provveduto a rintracciare il cittadino tunisino e successivamente ad associarlo in carcere, dove l’uomo dovrà scontare una pena superiore ai due anni di reclusione.