In virtù del Protocollo d’intesa siglato tra la Polizia di Stato e l’ANCI Umbria, a salvaguardia dei sistemi informativi critici, gli agenti del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni dell’Umbria hanno avviato il 13 aprile un’attività di alta formazione che ha visto la partecipazione dei Sindaci delle Amministrazioni comunali dislocate sul territorio umbro.
Seguiranno ulteriori sessioni formative nel mese di aprile.
Questa collaborazione, ispirata alle best practices di sicurezza partecipata finalizzate alla prevenzione e/o protezione da attacchi informatici anche di matrice terroristica, è svolta già da tempo dalla Polizia di Stato, in via esclusiva, tramite il C.N.A.I.P.C. – Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche – incardinato nel Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma ed a livello regionale dai Nuclei operativi di sicurezza cibernetica dislocati nei vari Compartimenti.
“Nello specifico – afferma la Dirigente della Polizia Postale, Michela Sambuchi – durante la pandemia si è assistito a un’accelerazione dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione ove l’eventualità di un attacco informatico potenzialmente pregiudizievole per la funzionalità di una struttura determinerebbe effetti destabilizzanti per la comunità locale.
Da qui la convinzione della necessità di continuare l’attività di proficua condivisione di informazioni per l’innalzamento del livello di sicurezza delle infrastrutture al fine di consentire all’Ente di assicurare la regolare erogazione dei servizi all’utenza, nonché per garantire la protezione dei dati in esse contenute”.
Sull’argomento si è espresso anche il Presidente ANCI Umbria, Michele Toniaccini che ha spiegato come “i rapporti tra la P.A. e i cittadini-utenti, in questo lungo periodo, hanno subito cambiamenti importanti, nella direzione della semplificazione, attraverso numerosi strumenti on-line. La formazione dunque arriva al momento giusto, perché è importante per i Comuni e in generale per gli enti locali sviluppare alcune competenze che permettano la tutela dei dati e, al contempo, la diffusione dei temi della sicurezza informatica”.