Il XII congresso regionale della Cisl Umbria ha confermato Angelo Manzotti in qualità di segretario generale. Nel nuovo consiglio regionale confederale entrano il segretario regionale Cisl Medici Umbria Luca Nicola Castiglione e, di diritto, il segretario generale Tullo Ostilio Moschini. Riorganizzazione del sistema sanitario e medicina di territorio sono i punti principali del discorso tenuto dal segretario generale regionale della Cisl Medici Umbria, Tullo Ostilio Moschini.

“Quando il virus circola stabilmente nella popolazione si parla di endemia – ha detto il segretario generale regionale della Cisl Medici Umbria – il rischio è quello di condizionare il mondo del lavoro e i ricoveri impropri. In questo momento in Umbria il 90% dei ricoverati potrebbe essere curato a casa. Questo significa che siamo in ritardo, non solo in Umbria ma in tutta Italia, con la medicina territoriale. La difficoltà nel confronto con la politica è causata dalla mancanza di interlocutori. Del resto un paese che prende a prestito un economista come Presidente del Consiglio significa che non ha classe politica. Serve tornare alla partecipazione per potersi esprimere, dialogare e concertare le decisioni” ha aggiunto Moschini.

Altro punto fondamentale è il Piano sanitario regionale in via di adozione: “Lo schema generale configura la sanità nel territorio, negli ospedali, divide gli ospedali per importanza e codifica le reti dei servizi e di patologia. Una volta approvato il Piano sanitario e deliberate le reti e i servizi, quando ci saranno gli atti aziendali allora in quel momento il sindacato dovrà intervenire ed avere voce in capitolo. I governi di destra e di sinistra hanno diminuito ogni anno le risorse del sistema sanitario nazionale e ci siamo trovati impreparati di fronte alla pandemia. La Cisl si è sempre fatta promotrice di proposte a prescindere dalla parte politica che c’era dall’altra parte. La nostra radice culturale è quella di Giulio Pastore – ha ricordato Moschini – che ha scritto l’articolo 46 della Costituzione dove si parla di collaborazione alla gestione delle aziende, ed è cosa ben diversa dalla cultura dell’assalto”.

Quattro, infine, i punti fissati da Tullo Ostilio Moschini: “Organizzazione della nostra sanità, dare una mission alle singole strutture, riportare la sanità dentro le case e dare risposte precise alle liste d’attesa, sblocco delle assunzioni e adeguamento del personale. L’Italia è l’unico paese al mondo dove l’arruolamento del personale medico avviene per concorso. Se un ragazzo domattina va in Francia o in Germania basta che presenti il curriculum e viene assunto direttamente. Il sistema sanitario o scolastico universalistico si difende con l’efficienza. La prima efficienza è l’arruolamento del personale serio. Vorrei concludere facendo i complimenti a chi ha organizzato questo congresso e ricordare che ‘se siamo uniti siamo forti, se siamo forti siamo liberi di agire’” (Luigi Sturzo).