Si intensifica, da parte degli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Foligno, l’attività di monitoraggio delle persone ristrette agli arresti domiciliari, nonché di quelle sottoposte al regime della detenzione domiciliare o alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

Si tratta – soprattutto in relazione a quest’ultima tipologia di casi – di controlli che vengono effettuati al fine specifico di verificare se quei soggetti per i quali viene sperimentato un regime più benevolo della detenzione carceraria rispettano le relative prescrizioni, dimostrando quindi di meritare tale beneficio.

Così, all’esito di un’azione prolungata, sono state passate in rassegna numerose posizioni e sono emerse, in un caso specifico, delle criticità.

Ci si riferisce ad un 50enne – già condannato in via definitiva per reati in materia di sostanze stupefacenti – che era stato sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali a patto di osservare varie prescrizioni, tra cui ovviamente anche quella di non fare consumo delle suddette sostanze.

In realtà, grazie all’attività di controllo esperita, è stato accertato che in più occasioni l’uomo non si era astenuto da un tale consumo.

Per effetto di tali violazioni, il Tribunale di Sorveglianza ha dunque espresso una valutazione negativa sull’andamento del periodo di affidamento in prova, dal che è conseguito un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che disponeva l’immediata applicazione della pena della reclusione per otto mesi.

Pertanto, i poliziotti hanno provveduto a rintracciare il soggetto e successivamente ad associarlo al carcere di Perugia.