La nuova impennata “piuttosto violenta” dei nuovi contagi in Umbria “sposta inevitabilmente in avanti la data di uscita da questa fase epidemica” anche se “di quanto non è facile dirlo ma è ragionevole ipotizzare almeno un mese”.

È l’analisi del fisico sperimentale dell’Università degli Studi di Perugia, Luca Gammaitoni, sull’andamento della pandemia attraverso i modelli matematici.

L’esperto spiega, in un post su Facebook, che la regione sta “anticipando come al solito quello che avverrà nel resto del Paese da qui a pochi giorni”.

“Non è una buona notizia” sostiene il professor Gammaitoni in quanto “la causa di questa ricrescita è molto probabilmente attribuibile ad una ripresa della socialità poco prudente, nella fascia giovanile (14-24 anni) durante il periodo di carnevale”.

“Nella settimana appena trascorsa – aggiunge – la crescita si è allargata per contagio a tutte le altre fasce di età, bambini piccoli e ultra cinquantenni compresi. Solo gli ultra ottantenni sembrano stabili. Con la crescita dei contagi riprenderà anche quella delle ospedalizzazioni che già si intravede. Peccato”.

“Quello che bisogna fare – scrive ancora nel post Gammaitoni – lo conosciamo bene ma facciamo fatica ad applicarlo: vaccinarsi, utilizzare le precauzioni (mascherina e distanziamento), evitare luoghi chiusi e affollati (carnevale…). Che pazienza…”.