“Il direttore del dipartimento Umbria sud di Arpa Francesco Rotondi ha spiegato in una sua intervista alcuni particolari rispetto agli incendi di Terni del 20 febbraio e del 28 febbraio che meritano precisazioni. Rispetto alle sei centraline fisse e ai campionatori mobili, ad esempio, che servono a monitorare gli inquinanti, in particolar modo le diossine e furani (PCDD/PCDF), i policlorobifenili (PCB) e gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), tutti inquinanti organici in grado di persistere nell’ambiente e bioaccumularsi. Apprendiamo che si stanno analizzando i filtri, ma, come tutte le famiglie delle zone attorno agli incendi, ci domandiamo i tempi. Il direttore spiega che tra i due incendi potrebbero essere state rilasciate sia diossine e furani, sia IPA. Ma ci preoccupa che ancora non ci siano questi dati. Da cosa dipende? Quanto ci vuole a svolgere analisi?”
Cosí in una nota i co-portavoce regionali di Europa Verde Umbria Gianfranco Mascia ed Eva Hausegger e la portavoce di Terni Francesca Arca. Che poi proseguono:
“Perché l’intervista del direttore è stata rilasciata il 1 marzo, l’1 marzo lui parlava di ‘domani o dopodomani’ ma sono giá passati due giorni, ben 10 dal primo rogo e 3 dal secondo e ancora i cittadini non sanno cosa fare, rispetto alle polveri che si sono depositate nelle case, nei parchi e nelle scuole. Siamo molto preoccupati alla luce delle precisazioni del direttore Arpa sud Francesco Rotondi quando dichiara che si aspettano dati ‘sulla diossina, perché abbiamo visto che gli tra inquinanti la prevalente é la diossina’.
Riteniamo che chi di dovere, in particolar modo il comune di Terni e la Regione Umbria, stiano ancora dormendo, perdendo tempo solo ad attaccare chi, come noi e le famiglie delle zone, chiedono quale sia la situazione della salute delle cittadine e dei cittadini, se corrono rischi oppure no.” E poi Mascia, Hausegger e Arca concludono:
“Per questo stiamo pensando di appoggiare l’idea di una class action contro le amministrazioni umbre delle e dei residenti, come strumento giuridico processuale per la tutela dagli illeciti plurioffensivi in campo ambientale e in difesa del diritto alla salute”.