“Purtroppo ci risiamo, ennesimo incendio all’interno degli impianti di raccolta e riciclaggio dei rifiuti. Un ulteriore e grave evento che mette in discussione la gestione dei rifiuti da parte delle società preposte da Acea ad Asm, visto che l’impatto di tali avvenimenti mette in grave pericolo la salute dei cittadini soprattutto in aree densamente popolate, come Borgo Rivo”. Così in una nota la Federconsumatori provinciale di Terni.

“Sorgono spontanee alcune domande – scrive l’associazione dei consumatori – a partire dalla sicurezza degli impianti di stoccaggio, poiché non possiamo pensare che tutto avvenga con i fenomeni di autocombustione. Ora – prosegue Federconsumatori – è evidente che, aldilà delle necessarie verifiche da parte dell’Arpa sull’inquinamento atmosferico, sia opportuno approfondire il perché di questi ricorrenti incendi di impianti di raccolta rifiuti”.

Federconsumatori teme che dietro questi eventi ci sia “la lunga mano delle eco-mafie” con la loro “guerra dei rifiuti” e ritiene che, “oggi più che mai, magistratura e forze dell’ordine debbano indagare con maggiore forza”.

“Peraltro – conclude l’associazione – crediamo che le istituzioni a tutti i livelli debbano impegnarsi a risolvere questa situazione, non solo attraverso la chiusura delle scuole e la richiesta ai cittadini di chiudere le finestre, ma con scelte che vadano nella direzione di risolvere le problematiche, piuttosto che chiudere la stalla dopo che sono usciti i buoi. Su questo crediamo che anche la cittadinanza debba mobilitarsi per spingere la istituzioni ad affrontare e risolvere seriamente il problema”.