Anche se fanno un lavoro meno visibile, in realtà il loro operato è essenziale per la buona riuscita di tutti gli interventi nei quali agiscono i Carabinieri in servizio di pattuglia sulla strada. L’arresto di un ladro, il fermo di uno spacciatore, l’inseguimento di un’auto in fuga sono possibili solo grazie alle competenze professionali degli operatori delle Centrali Operative dei Carabinieri.
Tali competenze vengono anche “insegnate” negli istituti d’istruzione dell’Arma dei Carabinieri, ma in realtà sono maggiormente imparate “sul campo” da questi militari che normalmente svolgono tanti anni di attività operativa per poi essere impiegati nelle Centrali Operative. Qui, oltre alla sensibilità dell’operatore di polizia, il Carabiniere si trova spesso costretto ad utilizzare anche la sua sensibilità umana, di padre, di marito o di amico.
Ed è per questo motivo che ieri, quando un uomo ha chiama il Numero Unico di Emergenza 112 per segnalare il timore che la moglie, da poche ore allontanatasi da casa e che non rispondeva più alle sue telefonate ma solo agli sms manifestando, asseritamente, di volersi suicidare, gli operatori della Centrale Operativa in turno hanno immediatamente contattato la donna sul cellulare, intrattenendola per diversi minuti al telefono al fine di permettere, dapprima alla pattuglia dei Carabinieri più vicina, e poi al marito, di raggiungerla e tranquillizzarla. Finito il loro turno il Brigadiere Capo Germani Andrea e l’Appuntato Scelto Angelici Tiziano sono tornati a casa dalle loro mogli, non hanno arrestato nessuno né sventato rapine, ma hanno permesso ad una famiglia di ritrovarsi.