Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Spoleto è intervenuto ieri, su segnalazione di un cittadino al numero di emergenza 112, per una lite in famiglia in atto.
Giunti immediatamente sul posto, gli operatori hanno trovato i coniugi in strada, all’esterno dalla loro abitazione. L’uomo, pregiudicato per maltrattamenti in famiglia, si è presentato in evidente stato di agitazione, dovuto all’assunzione di bevande alcoliche e fin da subito ha mostrato un atteggiamento oppositivo e aggressivo, rifiutando di fornire le proprie generalità agli agenti e rivolgendo loro insulti.
Dopo aver momentaneamente riportato l’uomo alla calma, i poliziotti hanno appreso dalla moglie che il marito era tornato a casa ubriaco e, fin da subito, aveva mostrato atteggiamenti violenti nei suoi confronti. Questo atteggiamento era proseguito anche nel corso della nottata, quando, dopo aver svegliato la moglie e il figlio, senza motivo, aveva scagliato a terra, danneggiandolo, il tablet del ragazzo.
Il minore, terrorizzato dal comportamento del padre, aveva iniziato a piangere e, approfittando di un momento di distrazione, era uscito dall’abitazione per rifugiarsi presso l’abitazione dei vicini.
Vista la situazione, la donna ha chiesto agli agenti di accompagnarla in casa per prendere i propri effetti personali e poter passare la notte lontano dal marito.
È stato quando i poliziotti si sono avviati verso l’appartamento, che sono stati aggrediti alle spalle dallo straniero. Dopo averli afferrati, li ha spinti contro il muro del pianerottolo, tentando di colpirli con gomitate e testate. Gli agenti, con non poche difficoltà, sono riusciti a contenere l’uomo e a metterlo in sicurezza utilizzando le manette in dotazione.
Dopo averlo fermato, prima di accompagnarlo presso gli Uffici del Commissariato di Spoleto, gli agenti sono andati a sincerarsi della situazione del minore. Il ragazzo è stato trovato presso l’abitazione dei vicini, avvolto in una coperta, provato da quanto accaduto in casa. Gli agenti, dopo averlo tranquillizzato, lo hanno riaffidato alla madre.
L’uomo, invece, è stato accompagnato in Commissariato per l’identificazione e gli accertamenti di rito. È stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni dolose, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.