Dopo due anni di pandemia e totale incertezza, ecco che il ministero decide improvvisamente di reinserire la prima e la seconda prova.

Non possiamo accettare qualcosa per cui non siamo stati ascoltati o interpellati ed è per questo che abbiamo deciso di mobilitarci.

Non possiamo accettare di essere messi da parte ancora una volta: siamo scesi in piazza in centinaia per rivendicare una maturità diversa, che tenga conto delle problematiche che la Didattica a Distanza ha creato nella nostra formazione.

Ciò che abbiamo passato in questi ultimi due anni non può non fare la differenza e non potrà essere cancellato.

“Gli studenti di Perugia – sostiene Anna Pierucci, coordinatrice di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Perugia – si sono mobilitati per reclamare un reale ascolto da parte del Ministero, che finora ha fatto scelte irragionevoli senza il benché minimo coinvolgimento delle rappresentanze studentesche.”

“Auspichiamo – aggiunge Caterina Bigini, coordinatrice regionale di Altrascuola Umbria – che il ministero sia attento alle esigenze che gli studenti hanno manifestato, non è possibile chiudersi nei palazzi senza coinvolgere chi vive la scuola ogni giorno”