Pochi giorni fa gli agenti del Commissariato di Foligno hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento a carico di un giovane che, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Spoleto, è stato ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della figlia minorenne.

Gli accertamenti dei poliziotti hanno messo in luce una storia di vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate dall’indagato, negli ultimi mesi del 2021, ai danni della ragazzina.

Dalle indagini degli investigatori è emerso che il soggetto, separato dalla donna da cui ha avuto la minore, non convive stabilmente con la figlia e, nelle occasioni di incontro, si è lasciato spesso andare ad episodi di sopraffazione fisica e psicologica ai suoi danni.

La ragazzina, nel corso del tempo, ha quindi dovuto subire ripetute offese e denigrazioni, nonché esplicite minacce finalizzate a farle accettare gli incontri col padre e a nascondere alla madre la propria condizione di disagio.

In più di una circostanza, inoltre, l’uomo si è reso autore anche di violenze fisiche – fortunatamente non gravi nelle loro conseguenze – che hanno accentuato la paura della minore nei confronti del proprio genitore.

Per questo, ricostruita la situazione, la Procura della Repubblica di Spoleto ha ritenuto di contestare all’uomo il reato di maltrattamenti in famiglia, facendo richiesta di applicazione di una misura cautelare a suo carico.

A quel punto, il G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento a tutti i luoghi frequentati dalla minore. Una volta emesso tale provvedimento, i poliziotti hanno rapidamente rintracciato l’indagato e hanno dato esecuzione alla misura cautelare.

Si precisa che il soggetto deve comunque presumersi innocente sino all’eventuale sentenza di condanna definitiva.