Il Comune di Terni ha trasmesso oggi alla Regione Umbria la propria manifestazione d’interesse per partecipare alla selezione del borgo umbro che potrà beneficiare dei finanziamenti per un progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica. Si tratta di un bando all’interno del PNRR per l’attrattività dei borghi che premierà un progetto per ogni regione con un finanziamento di 20 milioni di euro.

“Abbiamo scelto di partecipare – dice il vicesindaco Benedetta Salvati – sulla base di una delibera che la Giunta ha adottato ieri l’altro e di una valutazione sui borghi del Comune di Terni in rapporto a quanto richiesto dal bando, alle loro caratteristiche specifiche e alle potenzialità”. “Puntiamo su un’idea progettuale forte e molto innovativa per il borgo di Cesi innanzitutto perché il borgo, sede di antica municipalità, risponde in pieno ai requisiti del bando: spopolamento, numero di abitazioni nei limiti richiesti (300), un grande patrimonio edilizio in abbandono a disposizione e da ristrutturare, la possibilità di attivare percorsi partecipativi di co-progettazione con il coinvolgimento delle comunità locali e del mondo associativo; la presenza di iniziative già avviate che prevedono il coinvolgimento di soggetti privati in accordo con il pubblico e la presenza nell’area d’influenza del borgo di attrattori culturali/turistici oltre all’inserimento del borgo all’interno di cammini riconosciuti”. “Riteniamo che Cesi abbia delle enormi possibilità di sviluppo: per questo, nei giorni scorsi ci siamo confrontati con alcuni residenti e associazioni del territorio e, se saremo selezionati per le fasi successive, approfondiremo e allargheremo la coprogettualità”.

L’idea progettuale trasmessa alla Regione propone un borgo trasformato e proiettato nel futuro seguendo le sue principali vocazioni: sport all’aria aperta, cultura, archeologia e tradizioni, ambiente e socialità.

Il titolo del progetto è “Cesi porta dell’Umbria, porta delle meraviglie: open doors for outdoor”

Sulla base di questa idea Cesi potrà essere valorizzato come porta d’accesso dell’Umbria meridionale e centrale e come borgo vocato all’accoglienza e alla promozione turistica della propria area e dell’intera regione, oltre che come luogo adatto ad una nuova residenzialità, dove utilizzare al meglio le tecnologie green per gli spostamenti, le più attuali forme dell’abitare, le connessioni digitali, il patrimonio dei beni culturali, il patrimonio immateriale delle tradizioni, il rapporto intergenerazionale, l’educazione ai temi ambientali.

L’idea progettuale sviluppa una particolare attenzione alle attività legate agli sport outdoor e ai cammini, ma si basa sul patrimonio di storia, archeologia, arte, cultura di Cesi, sulla riscoperta delle sue tradizioni, anche attraverso nuove modalità di narrazione. Si basa inoltre sulla eccezionale posizione geografica di Cesi, di grande valore paesaggistico, in altura e molto legata al proprio sistema montuoso, ma vicinissima alle grandi vie di comunicazione stradale e ferroviaria.

In particolare viene proposta la realizzazione di un hub per gli sport outdoor, sfruttando anche le aree circostanti (l’ex campo di calcio) e a monte, la realizzazione di una ricettività specifica (Bike resort, Casa delle Guide), di una nuova ricettività attraverso un albergo diffuso, di nuova residenzialità negli immobili dell’ex convento Madre Francesca Peticca e nell’ex convento di sant’Onofrio, di campus di studio di livello universitario nei settori dell’archeologia e dell’ambiente, di una RSA a matrice culturale che possa valorizzare il ruolo degli anziani affiancandola con un centro di ricerca sulla cultura immateriale e le tradizioni popolari, di itinerari, percorsi, strutture dedicate ai cammini. Inoltre è stato previsto un sistema di mobilità dolce, attraverso bus elettrici sia a supporto della pratica degli sport outdoor nell’area montana (Mtb, E-bike, Downhill, Parapendio, escursionismo, arrampicata, speleologia, ecc) sia per i collegamenti con il centro città, la stazione ferroviaria e l’area della Cascata delle Marmore per ampliare l’offerta di sport outdoor inserendo quelli legati all’acqua nell’ambito di un progetto integrato con il principale attrattore turistico del territorio. E’ stato pensato e proposto un sistema di guide e di punti informativi per rendere più attrattivo il borgo e il suo grande patrimonio archeologico, artistico e storico, anche con il riutilizzo di locali come il teatro di Sant’Andrea, l’auditorium di Sant’Angelo, il museo parrocchiale, Palazzo Stocchi con la grotta Eolia e l’ex cinema parrocchiale.

“E’ un progetto importante e una sfida difficile, ma alla quale ci siamo approcciati con impegno e passione”, conclude l’assessore Benedetta Salvati.

“Pensiamo sia stato opportuno proporre alla Regione Umbria il nostro progetto nell’interesse non solo di Cesi ma di un’area molto più ampia: un progetto che – sottolineo – potrà essere supportato da una struttura tecnica complessa come quella del Comune di Terni che – storicamente – garantisce una capacità realizzativa adeguata rispetto a interventi di notevoli dimensioni come quello previsto”.

Entro poche settimane la Regione Umbria confronterà l’idea progettuale di Terni con le proposte degli altri Comuni e potrà chiedere approfondimenti per decidere quale progetto trasmettere al MiC (Ministero della Cultura).