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Violenza di genere, riconoscerla e prevenirla. È con questo obiettivo che continua il percorso di sensibilizzazione della Polizia di Stato e della Questura di Perugia, in particolare tra le giovani generazioni che hanno mostrato di voler essere sempre più protagoniste e promotrici di una necessaria cultura della legalità.

Nella mattinata di lunedì 17 gennaio, il personale della Polizia di Stato farà tappa a Spello – in piazza della Repubblica – con l’intento di informare e sensibilizzare i cittadini su questo tema.

Un vero e proprio tour che tocca ogni angolo della provincia di Perugia, raggiunto con il camper della Polizia di Stato, con il quale gli agenti sono in grado di accogliere, in un clima di protezione e riservatezza anche chi dovesse trovare il coraggio di denunciare eventuali violenze subite.

Le piazze e le scuole sono i principali luoghi di incontro con le comunità per consegnare ai cittadini la 5ª edizione della brochure “…Questo non è amore”, campagna nazionale permanente finalizzata a prevenire la violenza di genere.

L’opuscolo “…Questo non è amore”, elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, vuole offrire ai cittadini un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l’emersione del “sommerso”, con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche.

Molto spesso il primo passo è il più difficile: la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare dettagli della propria vita privata, il timore di rimanere sole. A volte però basta solo una spalla a cui appoggiarsi, una voce amica con cui parlare, una rete di sostegno indispensabile per iniziare un nuovo percorso di vita libero dalla violenza e dal dolore.

La campagna “…questo non è amore” non si ferma al 25 novembre perché è fondamentale che l’azione di prevenzione e informazione sia portata avanti costantemente, tutto l’anno, con il coordinamento della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

Il “camper rosa” prevede la presenza a bordo di una équipe multidisciplinare composta da funzionari di polizia, medici, psicologi, rappresentanti di centri antiviolenza e ad altre istituzioni e associazioni impegnate su questi temi, che mettono a disposizione le proprie competenze per aiutare le donne a sentirsi meno sole e a liberarsi di violenze e sopraffazioni, a volte nascoste e vissute in solitudine.

#essercisempre è un impegno costante perché, come affermato dal Capo della Polizia di Stato Lamberto Giannini, “il silenzio aiuta l’aguzzino, mai la vittima”.