Si è tenuto questo pomeriggio l’incontro convocato dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, a cui ha partecipato la stessa Presidente, l’assessore Luca Coletto e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Vicenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari per illustrare la situazione sanitaria umbra in merito all’emergenza covid.

La presidente, dopo aver ascoltato i sindacati, ha ribadito la disponibilità, nonché l’utilità, di un continuo confronto con le forze sociali. Presidente e assessore sono poi entrati nel merito delle tematiche e problematiche sollevate dai sindacati, “difficoltà – hanno sostenuto – in gran parte riguardanti tutte le regioni italiane, disegnando il quadro attuale a iniziare dall’aumento registrato in Umbria dei casi di positività al covid, dovuto alla contagiosità di omicron, ma anche dall’elevato numero di tamponi effettuati, ben 6 volte più alto della media nazionale. Nella nostra regione viene tamponato ogni giorno circa il 3% della popolazione regionale, contro lo 0,5% della media nazionale”. L’assessore Coletto ha anche sottolineato che è in dirittura d’arrivo un accordo con l’Esercito Italiano, come richiesto anche dagli stessi sindacati, per incrementare i punti dove possibile fare i tamponi.

 

In merito ai vaccini, è stato sottolineato che l’Umbria, come riportato dalla fondazione Gimbe, è tra le regioni migliori per popolazione vaccinata e per quantità di terze dosi (coperta con il booster il 62,1% della popolazione regionale contro la media italiana del 58,9%), dimostrando una elevata capacità vaccinatoria, incrementata anche dall’orario prolungato sino alle ore 24 in 4 hub vaccinali.

Tra gli argomenti affrontati: scuole, quarantena e tamponi per gli studenti. La presidente Tesei ha confermato che non è prevista una quarantena di 14 giorni per gli studenti delle classi ove è stato riscontrato un positivo, ma valgono le stesse regole, nazionali e regionali, del resto della popolazione. Proprio sulle scuole, la presidente ha anticipato che a breve vi sarà la possibilità di effettuare in farmacia tamponi gratuiti, pagati dalla Regione, per tutti gli studenti sino a 18 anni, in vista della riapertura degli Istituti.

Infine è stato affrontato il tema degli ospedali della rete umbra. Pur partendo dalla situazione attuale, che vede a oggi l’Umbria come quinta regione in Italia con più posti letto covid liberi negli ospedali, è stato annunciato che domani sarà adottata una delibera dalla Giunta, in riferimento al Piano pandemico, che prevede l’avvio dello “Scenario 4” e dà mandato al Commissario Covid di passare al “5” se ve ne fosse la necessità. Il primo scenario consta nell’attivazione di 197 posti covid negli ospedali già coinvolti (Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello) mentre il successivo riguarderebbe, se ve ne fosse bisogno, un ampliamento di posti letto e l’utilizzo parziale di ulteriori strutture. Il tutto dopo coinvolgimento delle istituzioni locali, in maniera progressiva e graduale a seconda delle necessità e in maniera paritetica territorialmente, senza l’individuazione di covid hospital. Il Piano emergenziale, nella sua massima espansione ad oggi non necessaria, può arrivare a ospitare 700 pazienti covid in area medica e 200 nelle terapie intensive.

Per i sindacati “non è possibile che, a quasi due anni dall’inizio della pandemia la sanità dell’Umbria si trovi ancora una volta in affanno e in emergenza, con il personale costretto a farsi carico di tutte le carenze organizzative e di organico che non sono state ancora risolte”.

Lo hanno sottolineato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari incontrando i vertici della Regione. Hanno poi esternato “l’indignazione delle cittadine e dei cittadini umbri, costretti alle interminabili file per i tamponi di questi giorni, che non solo hanno creato forti disagi alle famiglie coinvolte, ma hanno ostacolato il tracciamento e favorito ancora una volta la sanità privata”.

I sindacati – è detto in una loro nota – hanno evidenziato anche le difficoltà del mondo lavoro e del sistema produttivo e il rientro a scuola. Hanno quindi ribadito tutta la loro contrarietà per la modalità con cui la Regione ha “coinvolto” le organizzazioni sindacali nella discussione sul piano sanitario regionale. Cgil, Cisl e Uil hanno concordato con la Regione quattro interventi ritenuti prioritari: avviare tutti i tavoli su salute e sicurezza nelle direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliere, con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali dei lavoratori della sanità e dei responsabili dei lavoratori per la sicurezza, per una gestione partecipata dell’emergenza e dell’organizzazione del lavoro; tamponi gratuiti per gli studenti e le studentesse al rientro a scuola e per tutte le persone positive al termine del periodo di isolamento previsto; l’immediata implementazione dei centri per i tamponi e quindi del sistema pubblico di tracciamento; la convocazione di un tavolo permanente con Confindustria e le altre associazioni datoriali per gestire la nuova emergenza nei luoghi di lavoro e discutere di cassa integrazione Covid e ammortizzatori sociali.

“La risposta della Regione è stata positiva – affermano Sgalla, Manzotti e Molinari – ma sappiamo che oltre alla buona volontà espressa a parole serve una fase attuativa immediata e all’altezza dell’emergenza. Sarà nostro compito vigilare quotidianamente sull’attuazione di questi impegni”.