Rinasce la Fontana dello Zodiaco di piazza Tacito, a Terni, uno dei simboli della città. Conclusa la complessa opera di restauro e riqualificazione del monumento, dopo una decina d’anni, l’acqua è infatti tornata a sgorgare.

L’intervento, avviato dal Comune insieme alla Sovrintendenza dell’Umbria a causa dei segni irreversibili di degrado, dal 2013 ha comportato una spesa complessiva di oltre un milione 990 mila euro, quasi la metà dei quali (883 mila euro) stanziati dalla Fondazione Carit, 600 mila dall’amministrazione comunale e oltre 200 mila euro dall’Asm.

Numerosi anche gli sponsor tecnici che hanno dato il loro contributo economico all’intervento. Oltre al ripristino degli impianti idraulici ed elettrici, al recupero della pompa originale ed alla sostituzione completa del ‘castello’ della fontana, si è proceduto al distacco del mosaico realizzato da Corrado Cagli nel 1961 (raffigurante i 12 segni zodiacali, per un superficie complessiva di circa 180 metri quadri, al momento conservato nei depositi comunali) e alla ricostruzione e posa di una copia ex novo sui disegni originali dello stesso artista, utilizzando gli stessi materiali del tempo.

“Ci aspettiamo che la fontana torni a svolgere la sua funzione di tenere unita la nostra comunità” ha commentato il sindaco, Leonardo Latini. Secondo il quale la fontana rinasce “anche per darci un messaggio di fiducia, di resistenza, di unità, di orgoglio”. Progettata dagli architetti Mario Ridolfi e Marco Fagiolo e inaugurata nel 1936, la fontana venne quasi completamente distrutta durante la guerra e riconsegnata alla città nel 1961. Nel 2018 il Mibact ha dichiarato l’opera – celebrazione dell’industria siderurgica cittadina e dell’acqua – di interesse particolarmente importante. A contraddistinguerla sono anche la vasca interna in marmo di Carrara e, al centro, l’ago in acciaio alto 24 metri.

“La Fontana di Piazza Tacito che torna a nuova vita è il simbolo del percorso di rinascita intrapreso dalla città di Terni”. Così la senatrice e vicesegretario regionale Lega Umbria, Valeria Alessandrini. “Da oltre 10 anni era nascosta dietro un cantiere che sembrava interminabile – spiega Alessandrini – A causa della negligenza delle precedenti giunte cittadine di sinistra, la Fontana dello Zodiaco ha conosciuto un lungo periodo di degrado a cui solo la determinazione della nuova giunta Latini ha saputo mettere fine, grazie all’impegno degli assessori Melasecche e Salvati, degli uffici competenti e al contributo fondamentale della Fondazione Carit e sponsor privati. Quello stesso impegno che ha permesso in questi tre anni di giunta di centrodestra di avviare progetti che sembravano irrealizzabili, come il palazzetto dello sport, concludere lavori decennali con l’ausilio del privato, come quelli che riguardano il complesso del Tulipano, intervenire sulla rete viaria, sui parchi, sul decoro urbano, sulla sicurezza, offrire nuovi impulsi al turismo, alla cultura, intraprendere nuovi percorsi sulle tematiche ambientali e della sostenibilità.
Negli ultimi due anni le problematiche legate alla pandemia hanno ritardato i lavori intrapresi, ma finalmente la città a partire da oggi potrà tornare a godere di uno dei suoi simboli principali. Del tutto sterili e imbarazzanti le polemiche di questi giorni, soprattutto di certa parte politica che nel tempo non ha saputo fare o non ha voluto fare e adesso si dimostra incapace di apprezzare il lavoro di chi è riuscito dove loro hanno fallito.
Grazie a un impegno corale la Fontana di Piazza Tacito è stata restituita alla città e ai suoi abitanti. Un segnale forte di ritorno alla normalità e di ripartenza che si traduce in una volontà sempre più forte di un ritorno alla vita, da parte di ognuno di noi, a quella vita che avevamo quando l’acqua ancora zampillava nella Fontana, quando non c’erano distanziamenti sociali da osservare o mascherine da indossare”.