Nei giorni scorsi si sono tenute le elezioni per il rinnovo della Rsu del settore elettrico all’Asm. Per la Flaei Cisl sono stati eletti Fabio Temperini ed Elena Attili. E’ la prima volta per una donna e non può essere un caso che questo avvenga durante una fase di cambiamento per l’Azienda, in un contesto reso ancora più complicato dalla pandemia in corso che infatti aveva costretto le organizzazioni sindacali a prorogare la vigenza della Rsu.

“Finalmente una donna!”, hanno esclamato i lavoratori e le lavoratrici dell’Asm. Elena Attili è stata eletta grazie alle preferenze ottenute sia dagli iscritti che non iscritti che hanno voluto premiare l’impegno e la coerenza dimostrata durante questo periodo dove oltre alle problematiche legate alla vita lavorativa interna all’Azienda si sono aggiunti i disagi provocati dalla pandemia.

I delegati Fabio Temperini Elena Attili accompagnati dal Segretario Regionale Amleto Del Sorbo, hanno incontrato il responsabile della Cisl di Terni Riccardo Marcelli per solennizzare l’elezione, ma soprattutto per programmare le linee strategiche per il prossimo futuro. C’è infatti da gestire la vicenda relativa alla cessione delle quote di Asm da parte della proprietà: “Un’operazione molto delicata a cui occorre porre la massima attenzione per comprendere e conoscere l’impatto che avrà sui lavoratori e sulla qualità dei servizi erogati da Asm stessa nei confronti della Comunità.

“Questa è una tappa importante che cambia lo scenario di un’Azienda fino adesso d’ora patrimonio dei cittadini ternani e la Flaei Cisl dichiara di volersi impegnare per garantire il mantenimento della capacità occupazionale sul territorio, la sicurezza del lavoro e la qualità dei servizi erogati, anche attraverso la richiesta di investimenti sulle infrastrutture materiali e immateriali oltre che sulle risorse umane, favorendo in primis le crescite professionali interne meritevoli. Come Flaei Cisl vigileremo affinché la politica possa trovare le condizioni per cui l’operazione venga svolta nell’interesse della Comunità e dei lavoratori chiedendo già da questa fase di transizione di evitare il perseguimento di logiche ormai obsolete che minano sia la dignità dei lavoratori che gli interessi di una seria e professionale gestione.