Sono numeri importanti e al tempo stesso preoccupanti quelli emersi dall’operazione antiusura Hirudo che ha portato all’arresto di cinque persone su disposizione del Gip di Terni. Le indagini condotte da Polizia e Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura di Terni hanno permesso di sgominare una banda che, tra il 2018 ed il 2021, si è resa protagonista di nove episodi di usura, con oltre 1.400 operazioni per circa 1,6 milioni di euro di capitali movimentati.

“Abbiamo presentato un esposto alla Procura – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e ci costituiremo parte civile al processo per difendere le vittime. Parliamo di famiglie e di imprenditori che sono piombati nell’incubo usura in seguito alla richiesta di un prestito per far fronte a pagamenti urgenti. Addirittura, c’è una persona che aveva bisogno di 3mila euro per pagare il funerale alla madre e si è ritrovata a doverne restituire 6mila euro. Criminali senza scrupolo, che ricorrevano anche a minacce, approfittando del momento estremamente difficile dovuto alla pandemia. Il rapporto tra Covid e usura è strettissimo, e vicende come questa spingono ad alzare ancora di più la guardia e ad intensificare gli sforzi per aiutare i cittadini”.

“La crisi innescata dal Covid ha messo in ginocchio tantissime persone – afferma Massimo Longarini, Segretario di Codici Umbria – e molti quando si trovano in una situazione disperata finiscono per rivolgersi alle persone sbagliate. Tutto inizia come un favore da amico, ma presto diventa un incubo. Saremo in aula per difendere le vittime e la legalità. Considerando il sequestro preventivo disposto dal Gip di beni mobili e immobili, per un valore di circa 600mila euro, ci auguriamo che le vittime possano riavere qualcosa. L’usura, purtroppo, è una minaccia concreta anche nel nostro territorio, basti pensare che a Terni l’indice di rischio sfiora il 48%. Altro aspetto da tenere in considerazione, l’asse che si è creato tra la città e Roma, che dimostra quanto sia diffuso questo pericolo e come il campo d’azione dei criminali sia vasto”.