L’attuale fase di sensibile ripresa dell’economia, che ha visto la riattivazione dei lavori interrotti da parte di numerosi cantieri edili e la nascita di nuovi cantieri grazie anche agli incentivi statali messi a disposizione del settore edile come il superbonus del 110%, l’ecobonus ed il sisma bonus, ha richiesto la necessità di attuare una serie di servizi di controllo presso i suddetti cantieri al molteplice fine di: riscontrare il rispetto delle normative inerenti alla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro verificando gli aspetti legati alla bontà e alla validità delle misure adottate dalle imprese del settore per garantire la salute e la sicurezza delle maestranze impiegate; verificare l’adeguata e concreta vigilanza sanitaria e la presenza dei dispositivi di protezione individuale; far emergere e contrastare il “lavoro nero”, piaga sociale frequente nello specifico settore ed, infine; controllare l’attuazione delle normative relative al covid-19 e sul rispetto dei relativi protocolli di sicurezza.

Altro aspetto importante della finalità dei controlli è quello relativo al pericolo di penetrazioni criminali nelle esecuzioni dei lavori da parte di ditte appaltanti o sub-appaltanti, soggette ad infiltrazioni mafiose tendenti a condizionarne le scelte e gli indirizzi; tale aspetto ha presupposto una precedente e approfondita attività informativa che, per il momento, non ha dato evidenze di tali infiltrazioni da parte della malavita organizzata nel tessuto imprenditoriale della provincia, né tanto meno sono stati notati i cd “reati spia” che porterebbero a presupporre la presenza nel territorio di associazioni criminali organizzate. L’attenzione dell’Arma rimane comunque alta.

L’attività, condotta dallo scorso mese di luglio dai Carabinieri delle tre Compagnie della provincia, Terni, Orvieto e Amelia e dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Terni in collaborazione con i funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Terni-Rieti (personale altamente specializzato nel settore, le cui competenze sono state ulteriormente ampliate dall’entrata in vigore del recentissimo D.L. 146/2021 del 22/10/2021 che introduce misure urgenti in materia di lavoro), ha coinvolto 62 militari dell’Arma dei Carabinieri tra personale dei Comandi Stazione Carabinieri, Carabinieri Forestali e del N.I.L., nonché 18 Ispettori ordinari e tecnici. I risultati conseguiti nel corso di pochi mesi, attinenti alle ispezioni effettuate presso i cantieri edili sono i seguenti: 18 i cantieri controllati; 26 le imprese costruttrici ispezionate; 27 le persone deferite in stato di libertà per reati connessi a gravi inadempienze alla normativa di settore; 47 in totale i lavoratori controllati di cui 12 lavoravano “in nero”; 6 le attività sospese in attesa di normalizzare la posizione lavorativa del personale irregolare; 64.489,00€ l’importo totale delle ammende; più di 24.000,00€ le contravvenzioni amministrative; 6.200,00€ l’importo delle sanzioni contestate per inottemperanza alla normativa sul covid-19.

I primi controlli hanno fatto finire nei guai una ditta della provincia di Terni che impiegava la totalità del personale in nero e non rispettava le norme contro il contagio. Un quadro pesante che, oltre ad una maxi sanzione per lavoro nero e ad altre ammende, ha portato alla sospensione dell’attività imprenditoriale. Altre irregolarità sono emerse durante i controlli svolti ad inizio settembre in un cantiere edile allestito in un’abitazione privata a Calvi dell’Umbria. Lì una ditta ternana stava effettuando lavori di efficientamento energetico e miglioramento sismico nell’ambito del superbonus. L’ispezione è stata svolta dal personale della locale Stazione Carabinieri, coadiuvato dal personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Terni e del personale dell’Ispettorato Territoriale. Alla ditta è stato contestato anche il mancato aggiornamento del Pimus, il piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi, e la mancata adozione di misure di formazione e informazione inerenti il rischio epidemiologico all’interno del cantiere. All’esito del controllo è stato riscontrato che la ditta subappaltatrice, con sede legale in provincia di Caserta, impiegava unicamente lavoratori “al nero”. Nel medesimo contesto, il personale dell’Arma ha elevato ammende pari a 2.500,00€ e sanzioni amministrative pari a 6.400,00€, comprensive della sanzione di 400,00€ per il mancato rispetto norme anti covid-19. La successiva verifica effettuata a fine ottobre per il controllo delle prescrizioni imposte, ha stupito gli stessi accertatori poiché hanno riscontrato, di nuovo, la presenza di un “lavoratore in nero” su tre presenti. È quindi nuovamente scattata la denuncia in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica del capoluogo per il responsabile legale della ditta edile subappaltatrice dei lavori, e sono inoltre state elevate ulteriori ammende per complessivi euro 6.800,00.

Particolare è stato il controllo di un fabbricato in ristrutturazione effettuato lo scorso 26 luglio nel corso di accertamenti svolti dai Carabinieri della Compagnia di Terni per prevenire fenomeni di degrado urbano nel centro cittadino. All’interno del cantiere, che presentava il cancelletto di accesso privo di sistemi di chiusura, i militari hanno sorpreso alcuni giovani, tra cui due minorenni, intenti a bivaccare in loco. I Carabinieri quindi, con l’ausilio e di concerto con la Polizia Locale, hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’edificio, dal quale tra l’altro alcuni cittadini avevano segnalato che nel week end precedente era avvenuto il lancio di alcune bottiglie nel mezzo della strada.

Le attività proseguiranno anche nei prossimi mesi.