Il Gruppo della guardia di finanza di Perugia ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, per un valore pari ad oltre tre milioni di euro, nei confronti di imprenditori e società operanti, sull’intero territorio nazionale, nel settore della logistica e trasporto di merci su strada, indagati, a vario titolo, per emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture e documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione.

L’indagine è partita da una verifica fiscale, condotta dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di un consorzio, con sede nel capoluogo umbro, dalla quale sono emerse una serie di violazioni di natura amministrativa e penale. E’ quindi emerso – riferiscono gli investigatori – quello che è considerato un sistema fraudolento nel quale operatori commerciali, aventi sede nel capoluogo umbro ed in altri comuni limitrofi ed operanti in franchising con corrieri di rilevanza nazionale, appaltavano i servizi di logistica e trasporto di merci ad un consorzio, risultato privo di maestranze, che, a sua volta, subappaltava a società aventi tutte le stesse caratteristiche.

Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle erano tutte società a responsabilità limitata semplificata o di cooperative, con bassissimo livello di capitalizzazione e prive di una benché minima struttura aziendale, rappresentate formalmente da nullatenenti, “completamente sconosciuti” al fisco ed estranei alle dinamiche di gestione, ma con numerosi lavoratori dipendenti (autisti, facchini, magazzinieri). Per gli investigatori i contratti di appalto e subappalto stipulati dissimulavano, in realtà, vere e proprie somministrazioni di manodopera (illegali) o rapporti di lavoro dipendente tra i lavoratori e i committenti umbri, definiti destinatari finali delle prestazioni di servizio ed effettivi beneficiari del sistema.