L’ordinanza del sindaco di Terni, Leonardo Latini, che introduce il divieto per le donne di indossare minigonne o scollature eccessive, finisce al vaglio del Ministero per le pari opportunità. Il Codacons ha infatti presentato un esposto in cui si chiede l’intervento della Ministra Elena Bonetti e una modifica sostanziale della stessa ordinanza, che allo stato attuale apparirebbe discriminatoria e offensiva per le donne.

Il provvedimento in questione, così come riportato da diversi articoli stampa, imporrebbe il divieto ”di mantenere un abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione”, prevedendo sanzioni da 200 a 500 euro nei confronti dei trasgressori – spiega il Codacons – Una ordinanza che, di fatto, sembra equiparare un abbigliamento che espone il corpo femminile, come una minigonna o una scollatura, all’attività di prostituzione.

“Il ruolo della donna all’interno della società è da sempre stato un tema fortemente sentito e che ha segnato intere epoche di lotte e rivoluzioni – scrive il Codacons nell’esposto – L’arrivare a creare allusioni all’interno di un’ordinanza che, fondamentalmente, è orientata verso altre ragioni, potrebbe generare – o, come nel caso che qui ci occupa, ha generato – una vera e propria insurrezione popolare di colore rosa. Portare ad una modifica di questa ordinanza renderebbe certamente valido e corretto il principio posto alla base della stessa”.

Per tali motivi il Codacons ha chiesto al Dipartimento per le pari opportunità, in persona del Ministro Elena Bonetti, di avviare un’attenta attività di controllo e verifica in relazione ai fatti esposti, al fine di portare la giunta comunale di Terni ad apportare le più opportune modifiche all’ordinanza.