Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Terni, riunito per aprire la fase congressuale Nazionale e approvare il percorso e i relativi regolamenti, ritiene di dover denunciare una situazione diventata ormai insopportabile da parte delle Istituzioni Locali in relazione agli ultimi avvenimenti accaduti nella nostra città.

Lo sfregio arrecato alla lapide che commemora il sacrificio dell’eroico carabiniere partigiano Raoul Angelini che segue di pochi giorni la devastazione del monumento in memoria del partigiano medaglia d’oro al valore della Resistenza Germinal Cimarelli  coincide con una fase della vita del paese in cui forze scopertamente fasciste portano il loro attacco verbale e perfino fisico, con una organizzazione di tipo paramilitare, alle sedi delle massime istituzioni dello Stato e arrivano a invadere e vandalizzare la sede nazionale della CGIL Nazionale.
Non si tratta,  come qualcuno vorrebbe far credere, di pochi facinorosi nostalgici ma di un attacco scoperto e brutale alle istituzioni democratiche nate dalla Resistenza.

In questo quadro non una voce di condanna, e nemmeno di presa di distanza, si è levata da parte dell’Amministrazione Comunale e dalle forze politiche che governano la città di Terni e la Regione Umbria.
Lo consideriamo un fatto gravissimo, un segno di irresponsabilità inaccettabile, che cela la volontà, temiamo, di salvaguardare un bacino di consensi neri utile all’occorrenza.

Il Comitato Provinciale dell’ANPI si augura che questo insopportabile andazzo abbia finalmente fine e sia tutelata l’immagine e la convivenza civile di una Città e di una Regione che alla dittatura e alla guerra fascista e alla Liberazione dall’oppressione hanno pagato un pesante tributo di sacrificio e di sangue.

Il Comitato Provinciale dell’ANPI esprime la profonda solidarietà all’Arma dei Carabinieri e alla ANC Associazione Nazionale Carabinieri di Terni.