
Sabato 18 gennaio, in occasione della mobilitazione nazionale contro Israele e l’allargamento della guerra in Medio Oriente e a sostegno del popolo palestinese, ci sarà un presidio anche a Terni alle ore 16.30 presso la Fabbrica d’Armi in viale Centurini.
Questa mobilitazione nazionale individua le fabbriche di armi, le basi militari o le istituzioni legate alla Difesa per denunciare le complicità del governo Meloni e dell’Occidente collettivo con il genocidio e l’apartheid perpetrati da Israele, nonché col riarmo voluto e sostenuto dalla Nato e dai governi euroatlantici, che sottrae risorse alla sanità pubblica, all’istruzione ed ai servizi pubblici in generale.
Vittime palestinesi per uccisioni, fame e malattie (per il 70% donne e bambini) ormai oltre le 50.000 ufficiali, le accuse di crimini di guerra e contro l’umanità, l’occupazione e l’annessione continua di territori e le numerose mobilitazioni avvenute nel mondo in sostegno alla Palestina non hanno fermato la furia sionista, che persegue impunita nel progetto della “Grande Israele”.
Il governo e l’industria bellica italiani, incuranti delle voci che a più riprese si sono alzate dalle strade di tutto il Paese, continuano a legittimare e a finanziare i crimini dello Stato israeliano.
Questa mobilitazione, dopo le giornate del 20 e 21 dicembre in cui è stata rilanciata la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani e delle aziende che fanno affari con lo stato criminale di Israele, rappresenta un’ulteriore tappa verso la costituzione di una rete antisionista e anticolonialista per la Palestina che si va costituendo a livello nazionale.
Stop alla complicità del governo e dell’industria bellica con il genocidio!
Israele rappresenta un pericolo per il mondo!
Palestina libera!