Il 21 Marzo 2024 presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana di Roma si è tenuto il Simposio “A tavola nello Spazio: produzione, conservazione e preparazione di cibo”.

Tra i relatori la dottoressa Elena Luciani dell’Università Campus Bio-Medico di Roma che ha presentato un innovativo progetto per il trasporto e il consumo di pillole di vino nello spazio. La possibilità di fornire agli astronauti una varietà di cibi piacevoli e culturalmente familiari, comprese bevande come il vino, può contribuire al loro benessere durante le lunghe missioni.

È stato organizzato un panel di degustazione eterogeneo, composto da tecnici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, il maestro Gianfranco Vissani e esperti del settore e si è cercato di individuare come cambia la percezione di vini differenti al variare della quantità degustata.

Tra i vari campioni testati, la Muffa Nobile Orvieto DOC Classico Superiore CALCAIA dell’azienda Barberani è stata selezionata per le sue peculiari e uniche caratteristiche. In particolare il basso grado alcolico, le doti organolettiche e una sorprendente ricchezza di molecole bioattive antiossidanti e antinfiammatorie.

Creare pillole di vino per lo spazio comporta il superamento di diverse sfide, come garantire la conservazione del gusto e della qualità in una forma compatta, affrontare potenziali implicazioni per la salute e considerare gli effetti della microgravità.

L’incapsulamento del vino liquido può offrire diversi vantaggi come ill Controllo delle porzioni, la convenienza logistica e innovazione tecnologica. L’incapsulamento del vino in forma di pillola aggiunge un tocco unico e moderno al tradizionale consumo del vino e introduce nuove possibilità per i sistemi di consegna di cibo e bevande nell’esplorazione spaziale.