Verso il 25 aprile. Quali risposte alla crisi della democrazia e per la difesa della Costituzione  Questo il titolo dell’incontro tra Anpi , Arci e CDC. Un dibattito che parta dalla presa d’atto che per la prima volta si festeggia il 25 aprile con un governo la cui maggioranza postfascista “… appanna così l’immagine chiara e distinta dell’antifascismo come religione civile costituita,…” (dal  documento conclusivo del Comitato nazionale Anpi).

Uno stato delle cose che però è solo l’esito di processi di lungo periodo che hanno condotto a una decadenza strisciante della democrazia del paese, dallo svilimento del ruolo del Parlamento, al distacco tra governanti e governati, alla scomparsa dei partiti di massa, alla neutralizzazione dei corpi intermedi e dunque all’assenza di rappresentanza dei conflitti sociali. A tutto ciò si risponde giustamente cercando di respingere i progetti più insidiosi delle destre, come quello del presidenzialismo e delle autonomie regionali differenziate.Ma è evidente che contrastare gli avversari non può bastare a rivitalizzare una democrazia così in crisi.

Dunque quali proposte avanzare per ridare dignità e funzionalità alle istituzioni? Per ridare ai corpi intermedi politici e associativi il loro ruolo di strumenti di partecipazione? Per ricucire le relazioni tra bisogni sociali, movimenti di opinione e rappresentanza politica?