Un Natale che porti speranza, che faccia partecipi tutti, in modo particolare le persone sole, sofferenti, malate e bisognose, i giovani e le famiglie della gioia e dell’amore di Dio.

«Il messaggio di pace, fraternità, solidarietà, condivisione, accoglienza che scaturisce dal Natale del Signore Gesù – ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu nel messaggio augurale – lungi dall’essere una nenia che si ripete puntuale ogni anno, trova nei singoli, nelle famiglie, nei gruppi e nelle associazioni un luogo visibile e tangibile in cui la Buona Notizia possa tradursi in presenza reale nella quotidianità, nelle nostre città, nella nostra Diocesi, promuovendo il bene e il benessere di tutti, specie dei poveri nei quali Gesù si identifica con maggiore verità».

 

Le celebrazioni del Natale:

Sabato 24 dicembre alle ore 23.30 nella Cattedrale di Terni il vescovo Soddu presiederà la celebrazione della Notte di Natale,

Domenica 25 dicembre la solenne concelebrazione eucaristica del Natale del Signore alle ore 11 la nella Concattedrale di Narni e alle ore 17.30 la concelebrazione della solennità del Natale nella Concattedrale di Amelia

Nel periodo delle festività dopo Natale, la Chiesa diocesana celebra la conclusione dell’anno venerdì 31 dicembre alle ore 17.30 in cattedrale con il tradizionale Te Deum di ringraziamento presieduto dal vescovo Soddu alla presenza delle autorità cittadine.

 

Il pranzo di Natale e la solidarietà alle parrocchie

Segno di solidarietà con i bisognosi e le persone sole è il tradizionale appuntamento natalizio del pranzo di Natale in fraternità del 25 dicembre offerto alle persone in situazioni di disagio, difficoltà e solitudine, che si terrà presso la parrocchia Immacolata Concezione alla Polymer.

Con il vescovo Francesco Soddu siederanno a tavola circa 120 invitati, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, in gran parte coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, altri ospiti delle case di accoglienza delle parrocchie cittadine, le famiglie seguite dall’Emporio della San Vincenzo de’ Paoli e alcune famiglie che hanno deciso di trascorrere la festa non a casa propria, ma insieme ai più bisognosi della città. I volontari si occuperanno della buona riuscita della giornata, dall’allestimento all’accoglienza, al servizio ai tavoli del cibo che è offerto interamente dall’associazione “Terni col cuore” presieduta da Paolo Tagliavento.

Hanno contribuito, inoltre, l’Ast che ha offerto i pacchi natalizi da donare alle famiglie presenti al pranzo, e il Lions Club San Valentino che ha donato i regali natalizi per tutti i bambini, oltre ad avere donato la spesa alimentare per 100 famiglie bisognose delle parrocchie di San Valentino, San Giovanni, Santa Maria del Rivo, Santa Croce, Santa Maria della Pace di Valenza.

Una solidarietà estesa che si avvale del contributo di tanti benefattori che anche quest’anno per il Natale hanno effettuato raccolte alimentari come gli studenti universitari, quelli del liceo Artistico di Terni per gli Empori solidali.

 

La celebrazione nella Casa Circondariale di Terni

Vicini e attenti al mondo del carcere, la Caritas diocesana e l’associazione di volontariato San Martino, in occasione del Natale, hanno donato 250 panettoni per i detenuti per il pranzo di Natale. La consegna è avvenuta il 23 dicembre nella Casa Circondariale di Terni, in occasione della celebrazione prenatalizia, che il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto all’interno della Casa Circondariale di Terni, alla presenza del direttore Luca Sardella, del magistrato di sorveglianza Fabio Sanfilippi, del comandante della Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, del direttore della Caritas diocesana padre Stefano Tondelli, del cappellano del carcere padre Massimo Lelli, del presidente dell’associazione di volontariato San Martino Francesco Venturini, della responsabile del settore carcere della Caritas Nadia Agostini, di altri volontari e dei giovani della parrocchia di San Pietro di Terni che hanno portato in dono ai carcerati la lampada della pace di Betlemme, quale segno di speranza e di solidarietà.

“Sono contento di essere qui e di poter augurare a voi un felice Natale – ha detto il vescovo -. Il Natale ci ricorda la nascita di Gesù che si è fatto uomo, è segno di speranza. Di Dio bisogna fidarsi anche quando ci chiede cose che sono, umanamente parlando, incomprensibili. Di fronte alla realtà dei nostri fatti, qualunque essi siano, cerchiamo di accogliere ciò che il Signore vuole da noi: la libertà interiore, che nessuno ci potrà mai togliere. Quella libertà che Gesù è venuto a darci. Egli ha provato tutta la situazione dell’uomo, in meno di ventiquattro ore è stato arrestato, giudicato e giustiziato, egli è la persona più vicina a noi, egli è anche Dio e quindi conosce le nostre infermità. Affidiamoci a lui e chiediamo a lui tutta la luce e tutta la forza per poter sempre rispondere a Dio con disponibilità piena”.

Al termine un detenuto originario dell’Ucraina ha donato al vescovo una cornice di legno da lui realizzata a mano e da parte dell’amministrazione penitenziaria una bottiglia di olio prodotto in carcere e dei biscotti realizzati dalla panetteria all’interno della Casa Circondariale.

Il vescovo si è soffermato ad ammirare il grande presepe realizzato dai detenuti, con la caratteristica ambientazione marina raffigurata dalle coste della Calabria e della Sicilia ed ha poi concluso la mattinata con la visita ai detenuti in regime speciale del 41bis.

Nel periodo di Natale il cappellano padre Massimo Lelli, celebrerà le messe all’interno dei vari padiglioni, mentre i volontari della Caritas organizzano momenti di festa insieme con le tombolate nei giorni 29 dicembre e 4 gennaio.