Il gruppo di Perugia di Amnesty International aderisce alla mobilitazione nazionale in favore della popolazione iraniana, in particolare delle donne, attraverso un flash mob che si terrà domenica 9 ottobre 2022 in piazza Matteotti a Perugia alle ore 17.00.

A livello nazionale e internazionale, Amnesty International sta organizzando mobilitazioni in solidarietà con la popolazione iraniana che è scesa in piazza per chiedere giustizia e libertà. 

Amnesty International chiede alle autorità iraniane di: 

● abrogare immediatamente l’articolo 638 del codice penale islamico, oltre ad abolire l’umiliante e discriminatorio divieto di apparire in pubblico delle donne senza velo; 

● porre immediatamente fine all’uso della forza letale durante le proteste quando i manifestanti non rappresentano una imminente minaccia di morte o di lesioni gravi alle forze di sicurezza o ad altri; 

● cessare immediatamente l’uso illecito di pallini da caccia, che violano l’assoluto divieto di tortura o altri maltrattamenti dato il grave danno all’integrità fisica e il trauma mentale che questa condotta provoca a manifestanti e passanti; 

● garantire indagini tempestive, complete, indipendenti e imparziali sull’uso illegale della forza da parte delle forze di sicurezza nelle proteste. 

Nelle piazze, nei luoghi simbolici delle nostre città, nei prossimi giorni, daremo voce proprio a loro!

Nel venerdì di sangue” del 30 settembre, almeno 66 beluci – minorenni compresi – sono stati uccisi dalle forze di sicurezza nella provincia dello Zahedan e in quella del Sistan e Belucistan. Altre 16 persone sono state uccise nei giorni successivi nella prima provincia.

A seminare morte nelle strade di almeno 10 province iraniane, utilizzando proiettili veri (compresi pallini da caccia e di metallo) sono la Guardia rivoluzionaria, le forze paramilitari basiji e agenti in borghese. 

Morti e feriti sono stati registrati nelle province di Alborz, Esfahan, Ilam, Kohgilouyeh e Bouyer Ahmad, Kermanshah, Kurdistan Manzandan, Semnan, Teheran e Azerbaigian occidentale. 

La metodologia di ricerca seguita da Amnesty International su quanto sta accadendo in Iran comprende l’analisi di documentazione audiovisiva e testimonianze fornite da manifestanti, parenti delle vittime, difensori dei diritti umani e giornalisti. 

Amnesty International chiede, inoltre, di promuovere la petizione rivolta all’Ambasciata iraniana disponibile alla pagina:https://www.amnesty.it/appelli/iran-proteggere-il-diritto-di-protesta/

Il 13 settembre 2022, la donna curda iraniana Mahsa Amini è stata arrestata a Teheran dalla cosiddetta polizia “morale” iraniana, che regolarmente sottopone donne e ragazze ad arresti e detenzioni arbitrarie, torture e altri maltrattamenti per non aver rispettato l’obbligo discriminatorio di indossare il velo. 

Secondo testimoni oculari, Mahsa Amini è stata picchiata violentemente mentre veniva trasferita con la forza nel centro di detenzione di Vozara a Teheran. In poche ore, è stata trasferita all’ospedale di Kasra dopo essere entrata in coma. È morta tre giorni dopo.