In relazione alla nota diffusa a mezzo stampa delle organizzazioni sindacali FP Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl relativa alla sospensione del servizio di interruzione di gravidanza a Foligno, Spoleto, Narni, la direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 e il direttore del dipartimento Materno Infantile dr. Fabrizio Damiani ritengono doveroso precisare che “per problemi legati a malattia e ferie da tempo programmate dall’esiguo personale non obiettore, per il periodo che va dal primo al 21 agosto, le attività sono state spostate e organizzate presso l’ospedale ‘Santa Maria della Stella’ di Orvieto”.

Le organizzazioni dei lavoratori imputano questa scelta a “mancate assunzioni di personale che minano il diritto alla salute delle donne”, una dichiarazione allarmistica che suscita l’interesse delle testate giornalistiche ma che non corrisponde, nei fatti, alla realtà delle cose tanto che la direzione strategica della Usl Umbria 2 ha sempre garantito la copertura dei posti in organico confermata anche dalla recente assunzione, in ambito aziendale, di sette medici specialisti in questa disciplina.

Il problema semmai, come sollevato – questo sì correttamente – dai sindacati, deriva dalla prevalente presenza in servizio di medici obiettori di coscienza. Negli ospedali di Foligno, Spoleto e Narni c’è infatti un solo medico non obiettore per presidio che effettua le IVG, oltre al direttore della Struttura Complessa di Ginecologia e direttore del dipartimento Materno Infantile dr. Fabrizio Damiani che ha sempre eseguito tale prestazione.

“Come ginecologo non obiettore – spiega il professionista – sono sempre stato impegnato personalmente in prima linea a tutelare l’accesso ad un diritto garantito alle donne da una legge dello Stato e questo fin dai primi anni della sua applicazione fino ad oggi, ma come direttore di struttura complessa devo anche rispettare il diritto all’obiezione di coscienza sancito dalla stessa legge 194/78 (art. 9 ) e, per analoghe ragioni, non posso penalizzare i diritti dei pochi medici non obiettori che usufruiscono di ferie estive da tempo programmate, congedi o assenze per malattia. Va poi sottolineato come questa pianificazione sia stata concordata con i responsabili della struttura di Orvieto, che ringrazio per la collaborazione e disponibilità, e comunicata per tempo ai vari Consultori del territorio”.

“Questi sono i fatti – conclude il dr. Fabrizio Damiani – il resto sono soltanto strumentalizzazioni politiche che non condivido assolutamente”.

Nell’area considerata vengono eseguite ogni anno tra le 90 e le 100 interruzioni volontarie di gravidanza, chirurgica e farmacologica. In queste tre settimane di agosto, in cui si prevede l’effettuazione di non più di 5-7 IVG nel territorio di competenza, l’attività verrà comunque garantita nel presidio ospedaliero Usl Umbria 2 di Orvieto dallo staff del dr. Patrizio Angelozzi, all’Azienda Ospedaliera di Terni.

Parlare quindi, come hanno fatto le organizzazioni sindacali nella nota stampa, di “inaccettabile lesione del diritto alla salute”, di “spostamenti lunghi e complicati” chiamando in causa perfino “la rete di trasporto pubblico non efficiente”, fa comprendere bene la reale volontà di affermazioni oggettivamente fuori luogo e inesatte.