Celebrata in diocesi la 26° giornata della Vita Consacrata con la messa nella Cattedrale di Terni presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, con i religiosi e religiose delle varie congregazioni, ordini e istituti religiosi presenti in diocesi.

La Chiesa celebra questa giornata il 2 febbraio, festa liturgica della Presentazione del Signore al Tempio, e vuole essere per le persone consacrate occasione propizia per rinnovare i propositi e ravvivare i sentimenti che devono ispirare la loro donazione al Signore.

Il vescovo ha ringraziato tutti i religiosi e religiose per l’opera e la testimonianza portata in diocesi, specialmente coloro che sono venuti da lontano ad annunciare e il Vangelo e condividere la testimonianza dell’amore del Signore.

 

La liturgia è stata aperta del rito dell’aspersione delle candele con l’acqua benedetta, simbolo della luce di Cristo che illumina le genti, e con la processione dei celebranti lungo la navata centrale della cattedrale.

“Nella festa della Presentazione di Gesù al tempio – ha detto mons. Soddu – vengono rilevati gli atteggiamenti dei personaggi evangelici, che esprimono il profondo desiderio di conoscere, di incontrare e di rendere lode a Dio. In modo particolare per coloro che, rispondendo alla chiamata del Signore, hanno inteso consacrare a lui la vita, deve essere sempre vivo l’elemento che accomuna queste tre realtà del conoscere, incontrare e rendere lode; questo elemento, appunto, è il desiderio.

Incontrare il Signore realmente, concretamente, nella preghiera, nell’Eucaristia e in tutto ciò che lega preghiera ed Eucaristia, ossia i rapporti interpersonali a partire dai più fragili. E tanto più si esercita e fortifica l’incontro, tanto più si tiene vivo il desiderio di conoscere, semplicemente per il fatto che questo equivale ad amare. Alimentiamo il desiderio di Dio attraverso il ricorso alla preghiera, anzi non al ricorso, ma alla costanza nella preghiera. Amiamo pertanto ogni dono, ogni proposta ci provenga da Lui, perché se così non fosse il nostro desiderio sarebbe falso. Il desiderio di conosce il Signore, di amarlo, si costruisce, si struttura e cresce con questi doni della sua presenza, la quale si esprime praticamente mediante il ministero e i compiti che egli ci affida tramite l’azione della Chiesa, attivando così e realizzando il desiderio di incontrarlo nella concretezza di tutto il nostro essere. Infine il desiderio di rendere lode sarà per noi il canto della vita, espressa nel nostro straordinario quotidiano: bella, luminosa, pura; ad immagine di Maria Santissima la quale si rallegra semplicemente per aver trovato grazia presso Dio”.

In diocesi sono presenti circa 80 religiosi e religiose, suddivisi in 12 comunità religiose maschili tra Francescani minori, cappuccini e conventuali, frati Carmelitani scalzi, Salesiani, Vocazionisti, Ricostruttori nella preghiera e Comunità missionaria della Provvidenza Santissima dal Brasile. Quattordici le comunità religiose femminili, di cui tre di monache di clausura: Carmelitane scalze e Clarisse a Terni, Benedettine ad Amelia. A Terni operano le suore di “Ravasco”, le suore della Provvidenza e dell’Immacolata Concezione, le suore missionarie Identes, le suore Nostra Signora dell’incarnazione della Costa d’Avorio, suore diocesane Maria madre della chiesa e Ordo Virginum. Nell’amerino le suore Marianiste, le suore catechiste del Sacro Cuore e le Figlie del Carmelo, a Narni le suore consolatrici del Sacro Cuore di Gesù.