Un appassionato istruttore di arrampicata sportiva ternano e un affermato scrittore napoletano che si incontrano, condividono la passione per il verticale e hanno in comune una spiccata predisposizione all’aiuto, al dono.

Uno attraverso l’insegnamento ludico-terapeutico dell’arrampicata a bimbi con le più disparate patologie, l’altro attraverso una fondazione di solidarietà sociale.

Succede a Terni, nella sede dell’associazione Free Spirit e palestra di arrampicata sportiva, dove Paolo Petasecca ed Erri De Luca si incontrano per ragionare su un progetto importante, che vede la partecipazione dell’associazione Stefano Zavka. Che opera da anni nel sociale con una serie di iniziative per la diffusione della cultura della montagna e col progetto “La montagna per tutti” condiviso con il Cai di Terni, che coniuga disabilità motoria e montagna grazie alla joelette.

Tre attori concreti e generosi che insieme danno un contributo significativo e vogliono collaborare. Durante l’incontro vengono definite le modalità con cui la Fondazione Erri De Luca supporterà Paolo Petasecca, istruttore Fasi, e la sua associazione, che da sempre si impegnano per la divulgazione della pratica di questa disciplina rivolgendosi ad adulti, bambini ed in particolare a quelli più svantaggiati.

La sua collaborazione con il Sim Infanzia dell’usl risale al 2005, quando diverse imprese si unirono per partecipare alla realizzazione di un progetto specifico che si concretizzò in attività riabilitative ludiche rivolte a bambini con patologie fisiche e psichiatriche.

Da allora l’attività di Paolo non si è mai fermata. Neppure quando, anni fa, perse la sua precedente sede, locali ritenuti non più idonei per lo svolgimento delle attività di arrampicata indoor, in Via Di Vittorio. Un momento duro, in cui l’associazione Free Spirit si autofinanziò per realizzare un nuovo spazio e continuare la propria attività. Con amore, in silenzio, fuori dai riflettori.

“Oggi grazie al contributo donato dalla Fondazione Erri De Luca si potrà fare di più e meglio – dice Paolo Petasecca. Un passo significativo che apre a nuove possibilità di collaborazione e non può passare inosservato. Bisognerebbe armarsi di nuove visioni di condivisione e cooperazione, comprendere il valore di esserci, farsi contaminare dalla solidarietà perché associazioni e istituzioni possano insieme lavorare per il bene comune”.