E’ iniziato questa mattina, con il convegno “Screening del paziente ipoacusico, prevenzione e interventi dalla nascita all’età adulta”, promosso dal Dott. Santino Rizzo, Direttore del Dipartimento di Chirurgia testa collo e dei tessuti molli e della S.C. di Otorinolaringoiatria dell’A.O. “Santa Maria” di Terni, e con la Segreteria Scientifica curata dal Dr. Antonio Giunta, Dirigente Medico presso la S.C. di Otorinolaringoiatria dell’A.O. “Santa Maria” di Terni, il week-end di prevenzione dei disturbi uditi che vede il coinvolgimento del reparto di Otorinolaringoiatria dell’A.O. Santa Maria di Terni, per sensibilizzare la popolazione ternana sulle problematiche uditive che affliggono – solo in Italia – 7 milioni di soggetti.

Si è partiti con un evento formativo dedicato ai professionisti sanitari in cui si è parlato di diagnosi precoci, indagini audiologiche, procedure chirurgiche, prospettive terapeutiche e impatto psicologico, e si continuerà domani con l’evento in Piazza della Repubblica a Terni “Nonno Ascoltami” XII Edizione, dove sarà possibile eseguire controlli gratuiti dell’udito per adulti e bambini. Non sarà il paziente a recarsi nella struttura ospedaliera, ma l’ospedale a scendere in piazza per visitare tutti.

Nonno Ascoltami, campagna nazionale che ha ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute e il supporto dell’OMS coinvolge quest’anno 27 Città italiane.

Il focus di questi eventi del fine settimana è ribadire l’importanza della salute dell’udito come una componente fondamentale del benessere. Nel nostro paese infatti solo il 38% della popolazione generale ha eseguito un esame audiometrico negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non ne ha mai eseguito uno. La diagnosi precoce di ipoacusia nell’adulto e il trattamento tempestivo non solo permette un miglioramento della qualità della vita per il paziente, ma anche un fattore protettivo per le patologie neurodegenerative dell’età adulta.

Inoltre le problematiche dell’udito non si limitano all’età adulta ma coinvolgono anche la parte più giovane della popolazione tanto che la giunta regionale dell’Umbria ha riconosciuto l’importanza dello screening audiologico nei neonati. Per questo è importantissimo che la prevenzione non termini nella primissima infanzia ma continui con monitoraggi costanti, per via del considerevole impatto sociale che l’ipoacusia o la sordità può avere nel bambino prima, nell’adulto poi e infine nell’anziano.